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Psychobabele

by Leitmotiv

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1.
quante tracce ha il tuo passato? pioggia e cenere sul viso profuma quella sabbia che è rimasta sulle dita. bianca è l’alba nel deserto cerchi di vernice blu le orme delle genti sono in marcia coi respiri andati il sole prende in giro i credi nuvole sulla collina pensieri di un re stanco che ha miraggi come sfida io tra le rotte delle stelle ricordi sparsi via dal vento i volti dei compagni sulla pelle in più dipinti il vento accoglie, soffia e poi ripara il sole abbaglia, la mia storia è chiara prosegue lento il cammino in cerca di sé ombre ospitali al mattino mi servono un thé biancheggia l’alba e si fa eco profonda ancora più intensa nel deserto illuse la mia strada un guanto i dadi che natura tira alberi statue d’uomini a rivelare la mia follia echi di pirati in canto miraggi cucinati in fila custodi del tempo alato danno un senso al mio destino il vento accoglie, soffia e poi ripara il sole abbaglia la mia storia è chiara bianca risplende sulla mia pelle bianca risplende un’alba ribelle... bianca risplende
2.
Psychobabele 03:24
quanto dista la vita vera vista da qua sirene e corvi a farsi sentire non dargli mai retta come si fa? se il vento più non grida pietà sotto le vele cartomanzia mandata in diretta Psychobabele lingua di fiele vende miraggi negli ingranaggi nuota finché crederai che risalirà l’umanità brucia anima legata a un palo di santità un cielo che non sembra più il mio e il mare che aspetta si barcamena Ulisse in pena filan le tele Psychobabele scitt’ u’ sangh matina e ssera maletimbe ca se spera scett’ u’ sangh matina e ssera maletimbe ca se spera russ’ n’ facc’ de na sera maletimbe ca se spera nuota finchè scoprirai che l’immensità splende più in là splende più in là... splende.
3.
Perso 03:25
perso ancora una volta perso con quel che comporta dove una strada non c’è presto devi far presto ora perso senza orizzonte le città lo hanno nascosto allora ti tocca cercarlo ogni passo sulla strada ha svelato un nuovo arcano ascoltalo se non lo vedi adesso qui e ora sì, qui e ora brucia il destino lost lost lost lost perso fra quattro mura esci senza paura affronta la luce la gente perso, riprendi il presente! ascoltalo se non lo vedi qui e ora sì, qui e ora brucia il destino lost lost lost lost lost lost lost lost qui e ora brucia il destino, qui e ora sì
4.
Napoli Minor 03:54
scalare l’EverEST partire dal Nord-EST lo scempio non s’arrEST di chi alfin fin invEST spalare quel che rEST cambiare il palinsEST a San Giovanni in SEST sono uno special guEST call it crime - crime call it prime.. crime il tagliolino al pEST il tagliagola e il rEST morire a Tard nuESTre laddove c'è un dissEST qua come a BucarEST o a Buda BudapEST è buio buio pEST no, non gè semb fEST call it crime - crime call it fine - crime call it mine call it shine call it fine call it crime Napoli timor est fuga in minor est la legge è in arrest ai colpi che l’assest Napoli Minor Nuestre call it crime - crime call it…
5.
Corrente 03:28
forse amore è dipendenza mi chiedo come puoi farne a meno se dipendenza è amore non ho altrettanti felici esempi felici esempi da portarti canta al tramonto, gioca col fuoco raccoglie e aspetta non riesce a dormire parla davvero, non teme il tempo richiama l'alba in questa notte in questa lunga notte lasciami vivere così passo il tempo a costruire e non solo a lanciar pietre che rotolano a volte veloce come un treno che si ferma spesso sembra forse non portare da nessuna parte gente segue il respiro forte del tempo, corre invano, dei campioni ha rubato il fiato li aspetteremo generazioni per generazioni cadono foglie, muta il cielo cerco un costume, un'altra giostra apro le braccia, il vento mi prende io torno alla luna, ancora una volta io torno alla luna, ancora e ancora lasciami vivere così passo il tempo a costruire e non solo a lanciar pietre che rotolano a volte veloce come un treno che si ferma spesso sembra forse non portare da nessuna parte
6.
Galileo 03:50
E questa scala che porta al cielo lascia ricordi d'umanità se un dio traccia i confini tu mira sempre al di là del suo mare e vai sempre più in là e non c'è più tempo sai la osservi e fremi già per questa nuova, per questa nuova, verità in questo gioco che riempie i giorni ora si può fermare il sole a un dio che disse muori la risposta è bruciare città non c'è stato istante terra, ruolo o canto che ti ha reso libertà croce o testa chi ha preso o perso ruota dell'umanità e vai sempre più in là e non c'è più tempo sai la osservi e fremi già per questa nuova, per questa nuova.. la osservi e fremi già per questa nuova, per questa nuova libertà e vai sempre più in là e non c'è più tempo sai la osservi e fremi già per questa nuova, per questa nuova.. libertà.. libertà..
7.
Paludosa 05:06
non ci fu più mai chi raccolse quel fiore lasciandolo lì a serbare rancore dall’estate all’inverno all’ombra di quel pendio lì sarebbe cresciuto sfidando l’oblio lo scoprirono un giorno dal nebbioso mattino cinque naufraghi ebbri di suonate e di vino si specchiarono a fondo tra le acque corrotte vi tuffarono l’anima al calar della notte mangia ninfea mangia pietà tra queste paludi scure ristagna la tua libertà mangia ninfea mangia viltà affonda i mercanti in fiera padroni di questa città non furono i soli a trovare quel fiore bagnandosi lì annegando il dolore trascurando l’inferno molti eroi senza un dio vi trovarono rifugio profumato d’oblio la luna si specchia in città i grilli della sera l’orchestra di stagno è già qua da questa mia finestra il tempo sembra immobile e il vento prova a scuoterlo da questa mia finestra provo a parlare agli alberi che muovono le orecchie ma sembrano ignorarmi mi ostino a farli ridere e restano impassibili poi fermano le ombre e dormono contenti lo chiedo alla mia terra che è muta e non sa rispondermi me la prendo con lei ma è l’unica a sorridermi mangia ninfea mangia pietà tra queste paludi scure ristagna la tua libertà mangia ninfea mangia viltà affonda i mercanti in fiera padroni di questa città
8.
Roma Beirut 04:55
cinque di mattina, non c'è tregua nei nostri cuori fuori i treni ciondolando si muovono verso est Vera si specchia attenta, non è certa di quel che vede fare i conti con sé stessi è giocare per barare sogna, ancora, l'alba che nasce in città nebbia, ancora, quest'alba che nasce in città. Nino mi ha scritto ieri, quel soggetto lo fa disperare sei sciocco a sentirsi solo, illuso a crederti unico racconta il mare oltre le mura, ha già previsto l'orizzonte chi cerca terra l'anticipa spesso in sogno, l'anticipa spesso com'è potuto accadere cristalli rotti di schianto una fame una rabbia che ha rubato ogni senso il tuo maglione rosso ha dato luce vera, Vera questa città non è mai stata così bella e io e te lasciamo il conto a qualcun altro. sogna, ancora, l'alba che nasce in città nebbia, ancora, quest'alba che nasce in città. l'anticipa spesso in sogno, l'anticipa spesso quindi ho scelto di andare non spegni un incendio col fuoco non c'è tempo, non c'è qui presto arriveranno quando verranno a prenderci non troveranno oro o pane un Modì sfolgorante accoglierà la loro fame e toglierà loro il verbo non potranno più parlare sogna, ancora, l'alba che nasce in città nebbia, ancora, quest'alba che nasce in città.
9.
Eredità 03:15
affidarsi a lui che allora ne seguiva la scia al vecchio pescatore sembrò naturale “fino a quando getterò le reti in mare le notti insonni e qui è di Nettuno il mio destino” albe senza sosta, alte come un’onda sul mare Nestor sa vive il mare Nestor va canta il mare Nestor va sopra il mare Nestor sa cambierà e fu così che un altro ne raccolse l’eredità pian piano vi scoprì i segreti e le storie del mare “sarò degno erede, ascolterò consigli e canti” promise al vecchio infine che s’eclissò sul far del mattino albe senza sosta, alte come un’onda sul mare Nestor sa vive il mare Nestor va sopra il mare Nestor sa cambierà e qui sul molo ho già in fronte metà sole pensando amor, pensando amor
10.
Limacuore 03:44
notte chiama notte la regina scappa e il re canta per dimenticare notte scaccia notte la regina sogna e il re albe da riverniciare dormi ora dea dormi non fingere di starmi a cercare in albe d'estate che non contemplano me non starmi a cercare sognami via sogna puoi fingere di starmi a guardare in regni e su scale che ti riportano a me non starci a pensare mai che cosa resta del passato che cosa resta adesso ormai che cosa resta che ne è stato che cosa resta adesso ormai.. ormai.. sognami via sogna il tuo principe si sta per voltare in notte incantate che ti ricordano me tu, non starci a pensare mai. mai.. notte chiama giorno la regina è sveglia e il re canta per dimenticare notte limacuore la regina sogna e il re ha carte da rimescolare
11.
Polaroid 13:27

about

Ogni città riceve la sua forma dal deserto a cui si oppone; e così il cammelliere e il marinaio vedono Despina, città di confine tra due deserti. da ‘Le città invisibili’, Italo Calvino

Psychobabele è un album di azione, d’impatto. La parola sfida è dentro le sue corde. E anche se gli elementi naturali sono così presenti, è un album urbano, di città in qualche modo nevrotiche, perché dimentiche di sé e del loro ruolo di comunità. Città i cui abitanti non si incontrano o lo fanno con incomprensione: col tempo essi sono diventati trasparenti, invisibili ai luoghi della propria quotidianità.

Psychobabele può essere infatti una società iper-mediatica, con (tele)visioni e network che mandano in diretta "cartomanzia" in nuove e più invasive forme.. Una Babele così diversa dai modelli del passato, ma composta anche in questo caso da persone che non sanno più parlarsi, non sanno più costruire insieme. E il navigatore che apre le vele o il naufrago che nuota al largo sono personaggi con un doppio valore: possono essere migranti o chiunque venga attirato, quanto qualcuno che ne fugge o al contrario accetta la sfida, cercando di portarsi oltre le sue mura.

Nel deserto è il miraggio che spinge ad andare oltre. Senza miraggio, si attende solo passivamente il proprio destino. È una illusione, forse, ma talvolta produce nell'uomo riverberi di una realtà più grande.

credits

released February 1, 2011

Produzione artistica: Amerigo Verardi e Leitmotiv / registrato da Mirko Patella e missato da Maurice Andiloro presso l'Itaca Recording Studios (Bari) / mastering eseguito da Jim Wilson, Austin (Texas). Con la partecipazione di: Diego "DiCOFONE" Cofone: sitar e tablas in La Mia Storia è chiara, sax tenore in Psychobabele, Paludosa, clarinetto basso in Perso / Mimmo Prudenzano: trombe, filicorno in Paludosa / Erica Buckles: cori in Napoli Minor / Amerigo Verardi: cori in Perso. Illustrazioni e artwork di: Giuseppe "Odd" Santoro / Foto interne: Giovanni Canitano, Monica Falco, Michela Pierlorenzi, Lorena de Leo, Leitmotiv. Produzione esecutiva: Pelagonia dischi e Leitmotiv. Ufficio Stampa: A Buzz Supreme, Trb Promozioni. Distribuzione: Audioglobe

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Leitmotiv Puglia, Italy

Art-rock, Alt-folk. Italian, southern dialects, French and English. Leitmotiv songs are theatrical and charged of an absolutely unpredictable expressiveness.

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